La vita in mare tra lusso e ricambi online. "N Buy Marine" accessori nautici
Ci fu l'Italia che si motorizzava nel boom economico, e ci fu pure l'Italia che uscì dalla strada asfaltata per entrare in un'elite ancora più ristretta e ambiziosa. Erano gli anni in cui era ancora possibile farsi lo Yacht senza farsi svenare dal fisco, magari 15, 20, 25 metri non di più perché poi erano i costi di gestione ad avere le fauci più larghe. Niente a che vedere con il megayatch a idrogeno da 590 milioni di Euro (Aqua)che d'altronde pure Bill Gates ha evitato di acquistare, sebbene ne fosse innamorato, preferendo di fatto il noleggio come ha sempre fatto.
Perchè chi ha soldi sa molto bene che il lusso costa più mantenerlo che acquistarlo, a maggior ragione nel mondo della nautica dove l'abrasione e la chimica dell'acqua invecchia di più di qualsiasi altro elemento di questo pianeta, fuoco escluso. Quindi, calcolatrice alla mano, anche quel ricco sfondato di Bill Gates non si è fatto influenzare poi tanto dal bel giocattolino, girando frettolosamente i tacchi verso affari più redditizi. Perché ora tutto si può affittare senza prendersi la briga della manutenzione, delle assicurazioni, e dei paradisi fiscali sempre più messi sotto torchio da autorità sempre più digitalizzate e penetranti. Restano quelli che lo Yacht già ce l'anno e che fanno di tutto per mantenere le spese di gestione a livelli pressoché accettabili facendo ricorso della propria mano d'opera, o di qualche piccolo cantiere, e acquistando i pezzi di ricambio e i prodotti necessari addirittura online. Una nuova frontiera ha ormai da tempo aperto la i battenti verso quello che definisco il "Luxury Take Away", un lusso a portata di mano, anzi di click, dove tutto è possibile portare via al prezzo più basso. Compreso l'oblò in ottone del proprio yacht da 25 metri. Presto a dire se i ricchi sono diventati poveri o viceversa, sono semplicemente cambiate le rotte del denaro e farsi le cose in casa risulta già di per se un ottimo investimento economico. E questa è pur sempre saggezza da ricchi.
Se questa è una nuova tendenza, il Web, esperto di stili di vita e di consumo, non rimane in disparte a guardare e ci si lancia a capofitto generando schiere di nuovi imprenditori digitali declinati verso il nuovo mercato. Chi di solito vendeva nel proprio magazzino non ha più speranze e pure lui deve abdicare verso le piste del commercio digitale creandosi nuove utenze sgomitando magari con chi è nuovo ma riesce a muoversi meglio con le nuove tecnologie multimediali. N-Buy Marine è uno di questi. Nuovo, ipertecnologico, penetrante. A dire il vero non nasce dal nulla come potrebbe sembrare, ma da un imprenditore edile che da molti anni è lui stesso armatore del proprio Yacht e che si è sempre imbattuto sugli alti costi di manutenzione di questo tipo di imbarcazioni diventando lui stesso erudita di ogni minimo dettaglio o necessità del settore nautico. Quindi non si parte da zero, ma dall'esperienza finora acquisita trasformata conseguentemente in un'altra azienda. Ma N-Buy Marineha qualcosa di diverso, altrimenti non ci sfiorava l'idea di farne un redazionale. Siamo di fronte a qualcosa che va oltre al voler necessariamente vendere degli oggetti per benestanti armatori, si è vero, il core business è certamente l'e-commerce degli accessori nautici, ma navigando tra le pagine della piattaforma ci si accorge di essere entrati in un luogo emozionale fatto di diverse componenti. Prima cosa che salta all'occhio è il un ben nutrito magazine che raccoglie le influenze e gli stili più contemporanei del mondo della nautica, seconda cosa c'è pure una linea di moda mare che riporta lo stesso logo dell'e-commerce, declinato ulteriormente ad uno status, quello di appartenere ad un nuovo concept nautico, quello dell'armatore fai da te per così dire, che fa tanto cheep ma che se ci pensi bene fa anche tanto Self Made Vip. (Stefano Mitrione)